Il territorio
la valpantena
La Valpantena è una vallata situata nella provincia di Verona, che si estende da sud a nord, partendo dalla città di Verona e salendo verso i Monti Lessini. La valle attraversa varie frazioni tra cui Poiano, Quinto di Valpantena, Marzana e il Comune di Grezzana, situato al confine tra la bassa e l’alta valle. Più a nord si trovano i paesi di Stallavena e Lugo. La valle si ramifica in tre vaj (profondi canaloni) a nord di Grezzana: il Vajo della Marciora, il Vajo dell’Anguilla e il Vajo dei Falconi. La Valpantena è delimitata a est dalla Val Squaranto, a sud dalla città di Verona, a ovest dalla Valpolicella e a nord dall’altopiano Lessinico.
ETIMOLOGIA
E ORIGINI
L’etimologia del nome “Valpantena” è oggetto di dibattito. La teoria più accreditata associa il nome a Pantheon, in riferimento al tempio romano che si trovava a Santa Maria in Stelle, il cui soffitto era decorato con stelle. Un’altra interpretazione suggerisce che “pantena” derivi da “pantano”, riferendosi ai terreni ricchi di fertile humus che un tempo caratterizzavano la valle.

Dal punto di vista industriale, nel XX secolo la Valpantena ha visto l’emergere di alcune attività legate all’estrazione di ghiaia e marmo, ma anche molini e manifatture tessili. Negli anni Venti, l’arrivo del tram ha facilitato il pendolarismo verso Verona, favorendo la trasformazione di molte aree rurali in zone residenziali.
Con lo sviluppo dell’industria negli anni Sessanta, la Valle è diventata un'area di espansione residenziale, mentre le frazioni del fondovalle sono diventate sempre più abitate da coloro che lavoravano a Verona. L'allevamento ha continuato a essere una risorsa economica importante, soprattutto nelle zone rurali, dove la produttività dei terreni era limitata.
LA STORIA ANTICA
E MEDIEVALE
IL SETTECENTO
E L’OTTOCENTO
L'ECONOMIA DELLA
VALPANTENA
Dal punto di vista industriale, nel XX secolo la Valpantena ha visto l’emergere di alcune attività legate all’estrazione di ghiaia e marmo, ma anche molini e manifatture tessili. Negli anni Venti, l’arrivo del tram ha facilitato il pendolarismo verso Verona, favorendo la trasformazione di molte aree rurali in zone residenziali.
Con lo sviluppo dell’industria negli anni Sessanta, la Valle è diventata un'area di espansione residenziale, mentre le frazioni del fondovalle sono diventate sempre più abitate da coloro che lavoravano a Verona. L'allevamento ha continuato a essere una risorsa economica importante, soprattutto nelle zone rurali, dove la produttività dei terreni era limitata.
I VITIGNI
DELLA VALPANTENA





La Corvina è il vitigno emblema della Valpolicella, essenziale in quasi tutti i vini della regione, in particolare nell’Amarone e nel Recioto. Questo vitigno si distingue per un germoglio biancastro, foglie pentagonali e un grappolo di media grandezza, cilindrico-piramidale con un'ala evidente. Gli acini sono di colore blu-nero, ellissoidali, con una buccia sottile e molto sensibile alle scottature, che conferisce al vitigno un profilo delicato.
In termini di attitudini colturali, la Corvina predilige terreni calcarei e ben drenati, esposti al sole e in grado di favorire una maturazione sana.
La germogliatura della Corvina è tardiva, e la maturazione avviene nella parte finale della stagione, tra fine settembre e inizio ottobre. La produzione è media e costante, ma la Corvina è suscettibile alla botrite e alla carenza di magnesio.
Il potenziale enologico della Corvina è quello di un vino dal colore rosso rubino con riflessi violacei, di corpo medio, abbastanza tannico e acido. Sebbene venga raramente vinificata in purezza, viene sempre utilizzata in blend con altre varietà come il Corvinone e la Rondinella per produrre i vini della denominazione Valpolicella, dove conferisce freschezza, aromi complessi e una colorazione intensa.
Il Corvinone è un vitigno che si distingue per la sua maggiore vigoria rispetto alla Corvina. Il germoglio è di colore verde chiaro, con una leggera peluria, e la foglia è di dimensioni maggiori. I grappoli sono grandi, piramidali e semi-compatti, mentre gli acini sono di colore blu violaceo, ellissoidali e con una buccia di buona consistenza.
Questo vitigno si adatta a terreni collinari ben drenati e preferisce esposizioni solari ottimali, ma necessita anche di un ambiente con ventilazione adeguata, in modo da evitare la stagnazione dell’umidità, soprattutto dopo la pioggia. Il guyot può essere una buona forma di allevamento, grazie alla sua robustezza, ma i vigneti devono essere ben ventilati o situati su terreni sassosi che prevengano l'umidità stagnante. La germogliatura è tardiva, mentre la maturazione avviene nello stesso periodo della Corvina, tendenzialmente verso fine settembre. La produzione è ottima e costante.
Il potenziale enologico del Corvinone si esprime nel blend con Corvina e Rondinella, aggiungendo struttura e complessità ai vini della Valpolicella dove contribuisce con note di frutta matura, spezie e una maggiore complessità olfattiva.
La Rondinella è un vitigno rustico, noto per la sua capacità di adattarsi a vari tipi di terreno e climi. Il germoglio è di colore verde-giallastro con sfumature rosate e la foglia è di media grandezza, quinquelobata e setolosa. Il grappolo è di dimensioni medio-grandi, piramidale e alato, e gli acini sono di colore nero violaceo, sferoidali e ricoperti da una buccia pruinosa.
La Rondinella è ideale per terreni ben drenati e asciutti, e predilige un clima asciutto con una buona esposizione solare. Si adatta a diversi tipi di allevamento, ma preferisce potature più lunghe e espanse per permettere una corretta areazione dei grappoli. Con una produzione abbondante e costante, la Rondinella è particolarmente adatta all’appassimento, che la rende perfetta per la produzione di Recioto e Amarone.
Quando vinificata in purezza, la Rondinella dà un vino di colore rosso rubino, con buona acidità ma con una struttura meno tannica rispetto ad altre varietà. I profumi sono freschi, con note di frutti di bosco, e al palato si evidenzia una marcata sapidità, che rende il vino particolarmente versatile per l’uvaggio con altre varietà.
La Molinara è un vitigno autoctono della Valpolicella, anche se oggi è meno presente rispetto al passato. Viene utilizzata in percentuali variabili (dal 5% al 25%) nei blend dei vini Valpolicella, ma non è più obbligatoria nel disciplinare. Questo vitigno ha acini ellissoidali, di colore rosso violaceo, ricoperti da una buccia pruinosa che dà ai grappoli un aspetto polveroso, da cui il nome.
La Molinara si adatta a terreni ben drenati, preferibilmente calcarei o leggermente sabbiosi. Non ama i terreni troppo fertili, e si trova bene in ambienti freschi, dove possa mantenere una buona acidità. La germogliatura è media, e la maturazione è tardiva, in linea con gli altri vitigni della Valpolicella.
Quando vinificata in purezza, la Molinara offre un vino dal colore rosso cerasuolo, fresco e fruttato, con note di frutti di bosco. La sua marcata sapidità e la leggera acidità al palato lo rendono un vitigno perfetto per bilanciare vini più strutturati e tannici, come i vini della denominazione Valpolicella.
La Croatina è una varietà di vitigno che, pur presentando alcune variabilità ampelografiche, si distingue per caratteristiche piuttosto omogenee, in particolare nella forma e nella lunghezza del grappolo. Il germoglio è caratterizzato da un apice espanso e leggermente tomentoso, con foglioline apicali di colore verde chiaro. La foglia è di dimensioni medie, pentagonale e trilobata, con il lembo leggermente piegato a coppa, mentre il seno peziolare è generalmente aperto a "V". La pagina inferiore della foglia presenta una leggera tomentosità. Il grappolo è grande e lungo, semicompatto e cilindrico-piramidale, con ali ben evidenti. Gli acini sono di dimensioni medie, di forma sferoide, con una buccia spessa di colore blu-turchino, e una polpa succosa dal sapore semplice, acidulo.
Dal punto di vista delle attitudini colturali, la Croatina è un vitigno di vigoria medio-elevata, con un portamento semieretto e tralci lunghi e non ramificati. La vegetazione è espansa, con internodi di lunghezza media. Questo vitigno predilige terreni profondi, freschi e argillosi, ma soffre durante periodi di siccità estiva prolungata. Un clima asciutto e una buona esposizione dei terreni favoriscono una migliore qualità del prodotto.
Nel contesto del blend Valpolicella, pur essendo utilizzata solo per scelta ed in percentuale variabile (dal 5% al 25%), la Croatina comunque gioca un ruolo importante, apportando struttura e sapidità al vino. Il vitigno si adatta bene a forme di allevamento relativamente espanse, preferendo potature lunghe e ricche. Le operazioni di potatura verde possono essere meccanizzate se i tralci sono sistemati correttamente nella controspalliera. La Croatina germoglia in epoca medio-tardiva, con una maturazione anch'essa medio-tardiva.
La produzione della Croatina è abbondante, ma può risultare incostante, in particolare in alcuni biotipi con internodi più lunghi o in annate caratterizzate da primavere fredde e piovose. Il vitigno è sensibile a malattie come il disseccamento del rachide, la colatura e l'acinellatura, specialmente nelle annate piovose, e ha una scarsa resistenza alla siccità estiva.
In ambito enologico, la Croatina contribuisce al Valpolicella con il suo colore rosso rubino carico e la sua struttura, dando vita a vini di corpo, fruttati, rotondi e asciutti. Sebbene il vino prodotto dalla Croatina sia generalmente meno personalizzato rispetto ad altri vitigni, la sua capacità di amalgamarsi bene con uve come la Corvina e la Rondinella permette di ottenere un Valpolicella complesso e ben bilanciato, con una buona struttura e una piacevole freschezza. La Croatina, quindi, arricchisce il blend con una componente tannica più decisa, aumentando la longevità e la profondità del vino.
PERCORSI
IN VALPANTENA
La Valpantena, situata ai piedi dei Monti Lessini e a pochi chilometri da Verona, è una meta ideale per gli amanti delle escursioni a piedi e in bicicletta. Grazie alla sua varietà di paesaggi, dai vigneti alle colline boschive, la Valle offre numerosi percorsi facilmente consultabili online. Ecco alcuni degli itinerari più noti che si possono trovare su piattaforme specializzate.
ITINERARI
A PIEDI



Lunghezza: circa 10 km
Difficoltà: Media-Alta
Descrizione: Questo itinerario si sviluppa lungo il Vajo della Marciora, un'affascinante gola che attraversa la montagna. Il percorso è piuttosto impegnativo a causa del dislivello, con tratti di sentiero stretto e ripido, ma ripaga con panorami spettacolari della valle e della città di Verona. È un'escursione adatta a chi ha un buon livello di preparazione fisica.
Lunghezza: circa 7-10 km (a seconda della variante del percorso)
Difficoltà: Facile
Descrizione: Questo percorso permette di esplorare le affascinanti ville venete della Valpantena, tra cui Villa Giusti e Villa Melloni, passando anche attraverso i borghi storici di Poiano, Marzana e Grezzana. È un percorso abbastanza pianeggiante, che si sviluppa su strade sterrate e asfaltate, perfetto per famiglie o per chi cerca una passeggiata rilassante.
Lunghezza: circa 8 km
Difficoltà: Media
Descrizione: Partendo da Marzana, questo itinerario porta fino alla cima del Monte Pipaldolo, da cui si può godere di una vista panoramica sulla Valpantena e Verona. Il sentiero è di media difficoltà, con alcuni tratti in salita, ma la durata complessiva di circa 3 ore lo rende accessibile a escursionisti di livello intermedio.
ITINERARI
A PIEDI



Lunghezza: circa 10 km
Difficoltà: Media-Alta
Descrizione: Questo itinerario si sviluppa lungo il Vajo della Marciora, un'affascinante gola che attraversa la montagna. Il percorso è piuttosto impegnativo a causa del dislivello, con tratti di sentiero stretto e ripido, ma ripaga con panorami spettacolari della valle e della città di Verona. È un'escursione adatta a chi ha un buon livello di preparazione fisica.
Lunghezza: circa 7-10 km (a seconda della variante del percorso)
Difficoltà: Facile
Descrizione: Questo percorso permette di esplorare le affascinanti ville venete della Valpantena, tra cui Villa Giusti e Villa Melloni, passando anche attraverso i borghi storici di Poiano, Marzana e Grezzana. È un percorso abbastanza pianeggiante, che si sviluppa su strade sterrate e asfaltate, perfetto per famiglie o per chi cerca una passeggiata rilassante.
Lunghezza: circa 8 km
Difficoltà: Media
Descrizione: Partendo da Marzana, questo itinerario porta fino alla cima del Monte Pipaldolo, da cui si può godere di una vista panoramica sulla Valpantena e Verona. Il sentiero è di media difficoltà, con alcuni tratti in salita, ma la durata complessiva di circa 3 ore lo rende accessibile a escursionisti di livello intermedio.
Lunghezza: circa 25-30 km
Difficoltà: Media
Descrizione: Questo itinerario si snoda tra i vigneti della Valpantena e della vicina Valpolicella, passando attraverso i borghi di Poiano, Grezzana e Marzana. Il percorso è relativamente facile e adatto a ciclisti di livello medio, con strade asfaltate poco trafficate e una modesta quantità di salita. È ideale per una gita giornaliera, con la possibilità di fermarsi a visitare alcune cantine della zona.
Lunghezza: circa 40 km (a seconda del punto di partenza)
Difficoltà: Media-Alta
Descrizione: ebbene non attraversi direttamente la Valpantena, questa ciclovia è facilmente accessibile da Verona e permette di percorrere il fiume Adige in direzione nord, passando attraverso paesaggi rurali e borghi pittoreschi. Il percorso è adatto a tutti i ciclisti, grazie alla sua facilità, con un asfalto ben mantenuto e senza grosse difficoltà tecniche. È perfetto per una giornata di bicicletta rilassante.
Lunghezza: circa 40-50 km
Difficoltà: Alta
Descrizione: Questo è un percorso impegnativo che parte dalla Valpantena e attraversa i Monti Lessini, salendo verso l'altopiano. È un itinerario per ciclisti esperti, con tratti di salita ripida e sentieri montani. Il percorso offre panorami mozzafiato e una grande varietà di paesaggi. A causa delle difficoltà tecniche e fisiche, è consigliato solo a chi ha un buon allenamento.
Lunghezza: circa 10-15 km
Difficoltà: Alta
Descrizione: Questo percorso è adatto a ciclisti principianti o famiglie. Si sviluppa tra i borghi di Grezzana e Quinto, con strade di campagna poco trafficate. È un percorso facile e pianeggiante, che offre la possibilità di godersi il paesaggio rurale e fermarsi in alcuni dei ristoranti locali. La durata media è di circa 2-3 ore.
ITINERARI
in bicicletta




ITINERARI IN BICICLETA




Lunghezza: circa 25-30 km
Difficoltà: Media
Descrizione: Questo itinerario si snoda tra i vigneti della Valpantena e della vicina Valpolicella, passando attraverso i borghi di Poiano, Grezzana e Marzana. Il percorso è relativamente facile e adatto a ciclisti di livello medio, con strade asfaltate poco trafficate e una modesta quantità di salita. È ideale per una gita giornaliera, con la possibilità di fermarsi a visitare alcune cantine della zona.
Lunghezza: circa 40 km (a seconda del punto di partenza)
Difficoltà: Media-Alta
Descrizione: ebbene non attraversi direttamente la Valpantena, questa ciclovia è facilmente accessibile da Verona e permette di percorrere il fiume Adige in direzione nord, passando attraverso paesaggi rurali e borghi pittoreschi. Il percorso è adatto a tutti i ciclisti, grazie alla sua facilità, con un asfalto ben mantenuto e senza grosse difficoltà tecniche. È perfetto per una giornata di bicicletta rilassante.
Lunghezza: circa 40-50 km
Difficoltà: Alta
Descrizione: Questo è un percorso impegnativo che parte dalla Valpantena e attraversa i Monti Lessini, salendo verso l'altopiano. È un itinerario per ciclisti esperti, con tratti di salita ripida e sentieri montani. Il percorso offre panorami mozzafiato e una grande varietà di paesaggi. A causa delle difficoltà tecniche e fisiche, è consigliato solo a chi ha un buon allenamento.
Lunghezza: circa 10-15 km
Difficoltà: Alta
Descrizione: Questo percorso è adatto a ciclisti principianti o famiglie. Si sviluppa tra i borghi di Grezzana e Quinto, con strade di campagna poco trafficate. È un percorso facile e pianeggiante, che offre la possibilità di godersi il paesaggio rurale e fermarsi in alcuni dei ristoranti locali. La durata media è di circa 2-3 ore.